Una volta tornate da dove erano venute, l’Olimpo degli Dei, le tre divinità non rinunciarono ai loro egoistici scopi, trovando come soluzione quella di creare dei surrogati di sé stessi in grado di combattere al posto loro sul Mondo Ancestrale: fedeli devoti e ubbidienti in grado di mettere in pratica la loro volontà. Fu solo l’inizio della “Guerra degli Dei”.

Loro Amano e Odiano il Mondo Ancestrale.

Vogliono conquistarlo e proteggerlo allo stesso tempo. Ma in modi diversi…

Fu così che iniziò “La Prima Era”, il millennio detto anche “Mondo Antico” dove le Divinità diedero vita ai nostri predecessori e all’inizio della nostra storia, a sua volta base portante del nostro sapere oggi.


La Nascita dei Wi’Zen e dei Wi’Dem

Le divinità misero in pratica la loro strategia preservando così un giusto equilibrio delle cose, manifestando la loro potenza ma evitando la distruzione dell’universo. Fu così che diedero vita alle Semi divinità, i Primi Figli, esseri sovrannaturali che potessero eguagliare la forza delle Divinità principali sul campo di battaglia.

Enuitari e Mavron , perfettamente opposte fra loro crearono sette Semi divinità ciascuno.

ENUITARI chiamò i propri figli WI’ZEN, detti anche Arcangeli delle Sette Torri della Luce e diede loro il Regno Celeste del Mondo Ancestrale, il luogo più in alto che ci sia sulle vette. MAVRON chiamò a sua volta i propri figli WI’DEM, detti anche Arci demoni delle Sette Torri delle Ombre. Diede loro casa nel piano infernale del Mondo Ancestrale. NAIRU invece, nella sua saggezza, decise di creare un solo semidio che lo rappresentasse nella sua neutralità. Decise di non dargli un nome e nemmeno creò un piano ultraterreno come le altre due divinità. Scelse invece un luogo capace di trasmettere al Semidio le vere sensazioni del Mondo Ancestrale, così da agire, se necessario, con la piena consapevolezza delle conseguenze, senza paure e senza incertezze, solo nel rispetto del giusto equilibrio delle cose. Gli uomini diedero nome a questo semidio chiamandolo Turog ed è tutt’oggi il guardiano del Mondo Ancestrale. Il luogo di tale dimora rimane ad oggi ancora un mistero.
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Gli Immortali: gli “Aijin Ai”

A quel punto, le divinità fornirono ai loro figli un esercito. Questi soldati vennero chiamati Immortali.

Furono creati per il campo di battaglia e versarono il proprio sangue durante le successive Guerre degli Dei. Il loro potere era immenso rapportato agli esseri viventi della nostra Era, assolutamente irraggiungibile, e furono a loro volta i padri di tutte le razze che ancora ad oggi popolano il Mondo Ancestrale.
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Le Divinità Elementali

Il Mondo Ancestrale è l’unico mondo in tutto l’universo capace di contenere i poteri che lo hanno generato. Egli agisce come una spugna rispetto alle forze su esso generate e fu così che alla fine della Prima Era, si manifestò un evento inaspettato…

Durante la Guerra degli Dei, fra gli schieramenti di Enuitari e Mavron, tra i Wizen (o Arcangeli) e i Widem, la forza scatenata fu tale da far vibrare il suolo sin dentro le profondità. Regnava la devastazione, danni considerevoli verso la natura portarono all’estinzione di molte specie animali e vegetali. Intere foreste sparirono e il sangue degli innocenti penetrava il suolo dei campi di scontro.

Ma di chi erano figli gli animali e le piante che pian piano iniziavano a popolare pacificamente il Mondo Ancestrale? La risposta fu data presto: non erano altro che i figli del mondo stesso, ossia figli del Mondo Ancestrale e non delle Divinità. Nella perfezione della creazione, tutto nasce da una causa, così il Mondo Ancestrale stesso prese coscienza del proprio se, della propria forza … e come i suoi creatori fecero con lui, fece altrettanto con sé stesso.

Il fuoco, la terra, l’aria e l’acqua, l’essenza primordiale del mondo, assunsero una forma fisica per contrastare il dolore e la devastazione che la guerra stava causando. Durante la battaglia, suoni profondi si diffusero nell’aria, vulcani iniziarono ad eruttare tutti contemporaneamente, i cieli si oscurarono per la mole di ceneri e fumo. La lava scendeva e con un grido di pura furia, rabbia e dolore, si manifestò MENINKA, il Dio del Fuoco.

La stazza del Dio era di gran lunga superiore a quella dei Wizen e dei Widem e la sua immagine seminò il terrore tra i membri degli schieramenti. Con le sue lunghe e possenti corna rivolte verso l’alto come a voler sfidare gli stessi Dei Principali, calpestò e incendiò gli accampamenti, bruciando e distruggendo senza distinzione, inarrestabilmente.  Inutili furono i tentativi delle semi divinità di combatterli, gli immortali cadevano uno ad uno come fossero semplici parassiti.

Nello stesso momento, la terra tremò dal profondo e si aprì in lunghi e profondi squarci dai quali uscì NU’ARON, il Dio della Terra. Ancora più grosso di Meninka, poggiò le sue enormi mani a terra sprofondando nel terreno cedevole e trascinando con sé centinaia di immortali fra le urla strazianti di paura e dolore.  La presenza di NU’ARON fece fare un primo passo indietro ai Wizen e Widem.

Nel frattempo, mutò anche il vento… tutto cadde nel silenzio più assordante e il tempo sembrò fermarsi. Un suono sordo e crescente riecheggiava fra le nuvole, che da lì a poco iniziarono a girare su se stesse, creando un immenso ciclone. Una gigantesca colonna di vento si creò dall’alto del cielo e precipitò al suolo aprendo voragini nel terreno che sembrano arrivasse fino agli abissi del mondo. L’immensa colonna si scagliò violenta sugli eserciti: folate di vento taglienti come lame affilatissime uccisero migliaia di immortali. Fu così che il Volto di SHAURAN si manifestò attraverso la colonna di Vento, gridando con odio sulla battaglia per esprimere la sua collera. Gli occhi e i metalli bruciavano, i timpani esplodevano per via del suono insostenibile di Shauran, ma anche quando quell’urlo cessò, quando ormai la battaglia sembrava essersi fermata… Il Mondo Ancestrale, volle ugualmente mostrare la sua ultima potenza! Da lontano il silenzio che per pochi secondi regnò sulla battaglia, venne subito colmato da un boato diverso da tutti gli altri, ben più angosciante… Un’onda gigantesca si stava avvicinando a forte velocità, divorando la terra ferma e più alta delle montagne circostanti. Attraverso le acque, si stagliava un volto femminile: fu così che ERAJHA si manifestò nella sua magnificenza. Impattò sugli ultimi superstiti e sui cadaveri, sommergendoli tutti e ritirandosi poi lentamente, ripulendo così la terra dal resto dei suoi profanatori.

La Natura del Mondo Ancestrale era anch’essa una forza devastante, era ormai evidente.  Enuitari, Nairu e Mavron vollero presentarsi alle quattro Divinità Elementali, per vedere questa magnificenza da vicino.
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Arrivo di Mognard, Dio del Caos e della Distruzione

Durante la creazione dell’Universo, il disaccordo fra le Divinità non fu mai tale da sconvolgerne le fondamenta. Vi fu sempre stata una sorta di equilibrio fra loro, eppure le guerre scatenate dalle tre Divinità sul Mondo Ancestrale fu totalmente diverso. Più profondo, superava i limiti della ragione e dell’ordine delle cose: stava dando vita a un qualcosa che non era mai esistito. Fu così che si risvegliò il quarto figlio del Dormiente, la quarta divinità… colei che mai si sarebbe dovuta manifestare… MOGNARD, fu la conseguenza del disaccordo, del non-equilibrio fra Enuitari, Nairu e Mavron. Dio della distruzione, dell’imprevisto, dell’incontrollabile incombenza, MOGNARD, il Dio del Caos prese vita.

A differenza dei suoi tre fratelli, il Dio del Caos nacque da una distorsione, una stortura nell’ordine delle cose. Sfuggito al controllo delle tre altre divinità, egli vedeva il creato così come si rappresentava, volendolo a sua immagine e somiglianza.

Mognard è potente tanto quanto i suoi tre Fratelli, ma su una cosa scoprì di essere inferiore: egli non aveva il potere della creazione. Tutt’oggi, egli non è in grado di crearsi un proprio Olimpo, né una propria emanazione.

Egli è mancanza di controllo, senza dimora, libero di invertire i processi naturali: smonta e distrugge tutto ciò che incontra.
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La Stirpe dei Gahalash

Nel corso della seconda metà della Prima Era, vi era un immortale di Nome Raizon Gahalash, a capo delle truppe Immortali che seguivano la fazione dei Widen, i figli di Mavron. Combattente eccelso e temuto dagli avversari, era un generale dal nome già ben conosciuto. Accadde che durante la battaglia in cui intervennero le divinità Elementali del Mondo Ancestrale, rimase gravemente ferito dalla forza distruttrice di Shauran, divinità del vento. Sentì che la vita lo stava lasciando, e fu così che pregò; pregò come mai aveva fatto prima chiedendo di avere la vita salva per tornare a combattere.

 

 “Non voglio morire per mano di un Dio nato dopo di noi!!! Dammi un modo per continuare a combattere per il tuo dominio, Grande Dea Mavron, ti prometto che migliaia di regni cadranno sotto il tuo nome, creerò una stirpe talmente potente da sconfiggere anche gli Dei Elementali, questa è la mia promessa a te mia Dea!!!”

Con queste ultime parole piene di rabbia, Raizon chiuse gli occhi, continuando a tenere forte la spada in pugno. Mavron, colpita dalle sue sincere parole, dalla sua tenacia, dalla sua bramosia e dalla rabbia di quell’immortale, infine rispose. Decise di gratificare il suo valore, di premiare la sua ferocia in battaglia che era molto più simile a quella dei stessi Widem che degli Aijin Ai! Mavron si manifestò per un attimo nella mente di Raizon, ormai morente. “Raizon , tu sei un’immortale, ma come tutti possiedi un corpo che può essere distrutto. Io ti farò un dono: fortificherò il tuo corpo, sarai più forte, molto più difficile da abbattere. Non avrai poteri divini, ma sarai la risposta alle divinità Elementali che ci hanno colto di sorpresa. Tu sei il mio prescelto, Raizon, ma dovrai servirmi in maniera diversa da tutti gli altri. Tutto questo richiede un prezzo da pagare. Da oggi in poi, la tua forza e velocità saranno più devastanti, le tue ferite si rimargineranno, nel tempo nasceranno altri poteri, ma per far sì che ciò accada dovrai nutrirti di sangue vivente, per sempre! Il sangue di coloro che abbatterai accrescerà la tua forza sempre di più. Potrai prenderti beffa della Dea che oggi ti ha ucciso, Shauran, imparando a levitare! La tua sete sarà insaziabile, il sangue sarà il tuo unico nutrimento, ma le loro anime invece saranno per la Torre Infernale di Zargon, un pegno che dovrai pagare per dimostrare la tua lealtà a me nel corso del tempo. Ricorda Raizon, più il piano Infernale diventerà potente, più questa potenza di riflesso sarà dentro di te, e così sarà per i tuoi successori.” Una risata scoppiò nella testa di Raizon che da quel giorno, divenne ancora più temuto.

Ebbe dei grandi risultati in battaglia, fece grandi conquiste per i sostenitori di Mavron. Fu il primo a conquistare le terre del Sud, tutt’oggi sotto il dominio della Dea del Male. Quest’ultimo mantenne la sua promessa: i poteri di Raizon aumentarono a dismisura, giorno dopo giorno. Ma dentro di sé, egli provava una grande sofferenza. Una solitudine lancinante, una costante insoddisfazione e fame insaziabile. Il riposo gli era insopportabile e le attese una tortura, fu così che ebbe finalmente l’idea di avere una prole. Sperimentò sui guerrieri più forti ogni metodo per trasmettere loro il suo potere e solo alla fine di innumerevoli prove riuscì a comprendere che poteva trasformarli usando il suo stesso sangue come fosse un veleno. Il suo sangue li uccideva lentamente per poi risvegliarli con la scintilla della sua stessa essenza. Egli sapeva che questo avrebbe dato loro parte della sua forza ma anche il peso di questo patto infernale, tuttavia troppo era il desiderio di mantenere la sua promessa fatta a Mavron, così come troppo era il desiderio di avere esseri simili a lui che potessero comprenderlo. In questo modo sarebbe riuscito ad avere un esercito degno della sua forza, degno della sua Dea… Diede così vita a nuova razza… i Vampiri. Questo è il riconoscimento che Raizon Gahalash diede a sé stesso, al predatore che era diventato: una nuova razza come sfida al Mondo Ancestrale. Ma questi discendenti non ereditavano tutto il suo potere ma solo parte di esso. Un solo erede poteva farsi portatore del Sangue Originale, del Dono diretto della Dea Mavron a lui, Raizon. E qualora lo avesse ceduto, esso avrebbe rinunciato a questo suo potere esclusivo. Raizon capì così il prezzo finale da pagare per tale potere: sarebbe stato sempre e comunque il solo a portare questo fardello.

Arrivò la fine della Prima Era, gli Immortali, conosciuti ancora oggi con il nome di Aijin Ai, iniziarono ad abbandonare il piano del Mondo Ancestrale. Lasciarono la Seconda Era alle nuove razze che iniziavano a proliferare. Fu in quel periodo che Raizon scelse un suo erede, il suo miglior generale, il primo uomo che trasformò in Vampiro. La Dea Mavron fece sprofondare Raizon in un eterno torpore, lasciando che il suo successore raccogliesse il suo potere e si mettesse a capo del suo Regno. Il nome di quest’individuo è Daogan Gahalash il secondo della stirpe diretta di Raizon Gahalash; egli divenne un grande Re, portatore del nome della Nobile Famiglia dei Vampiri. Daogan era il secondo Vampiro dopo Raizon ad aver camminato sul Mondo Ancestrale, era il più anziano dopo di lui e Raizon decise lo scelse come degno sostituto. Passarono gli anni e le città si moltiplicarono, la società vide una notevole crescita demografica e culturale. Nel corso del tempo però, invidia e bramosia verso il trono dei Gahalash da parte di nuove casate di vampiri e non accresceva nell’ombra… Ebbe inizio un periodo di terrore, di tradimenti, rivolte e omicidi tanto che Daogan si sentì solo e stanco di tutto questo, si arrese all’idea di dover scegliere un erede come Raizon fece con lui molto tempo prima. Qualcuno che potesse chiamare Figlio, qualcuno di cui fidarsi. Daogan era un guerriero astuto oltre che forte e non rese noto a nessuno il passaggio del suo retaggio al suo prescelto, così che tutti credessero che il potere di Raizon scorresse ancora nelle sue vene. Infatti come Raizon prima di lui, Daogan poteva cedere il suo immenso potere e la sua supremazia come capo della specie ad un solo erede. Così facendo avrebbe perso questa esclusività tornando ad essere un comune Vampiro. Ma questa notizia andava tenuta nascosta.
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Il Regno di Amon

Tra i primi figli generati da Daogan vi era un individuo di nome Amon. Egli era molto apprezzato da suo padre che lo istruì alle arti della guerra e della magia essendo particolarmente portato per le arti arcane. Gli insegnò tutto quello che poteva, così che potesse usare al meglio tutto il retaggio del suo sangue. Lo scelse come suo erede, discendente diretto di Raizon Gahalash, la famiglia di Vampiri più antica e più forte di tutto il mondo Ancestrale. Ma vi era qualcun altro che bramava il trono in silenzio. Il suo nome era Drakan, formidabile guerriero e mago, generale delle truppe di Daogan. Fu lui a tradire la corona cercando di impossessarsi del trono e a quel punto scoprì il grande segreto che si nascondeva dietro la figura di Daogan. Vide che egli non aveva più i poteri primordiali dei Gahalash e fu così che lo assassinò prendendone il posto. Ma il suo regno durò ben poco: presto l’erede diretto di Daogan, Amon, si fece avanti per vendicare il padre. Uccise Drakan, lo fece a pezzi e ne gettò i resti dalle mura della città di Varash come monito per chiunque avrebbe osato tradire la Corona. Amon era ambizioso e scaltro ma anche sadico e inarrestabile. Non si sarebbe accontentato del dominio del padre sulle terre di Mavron, devoto al superamento dei propri limiti, all’espansione e alla conquista. Come tutti i Gahalash prima di lui, il senso di insoddisfazione lo perseguitava.
Dopo aver riconquistato il trono, Amon puntò il suo sguardo su un obbiettivo più grande, che lui riconobbe come il vero e unico scopo dei Gahalash: raggiungere nel Piano infernale, dimora delle Sette Torri infernali di Mavron, luogo dove il loro sapere avrebbe potuto trasformare il “detentore del dono” in un semi Dio a tutti gli effetti. Amon riuscì a pieno in questo intento. Dichiarò guerra ai sette Widem, e attuando una strategia impeccabile, riuscì a sconfiggerli, incatenarli e a piegarli alla sua volontà! Riuscì quindi ad imprigionarli. Ma una domanda sorge spontanea: Mavron lo lasciò fare; lasciò che diventasse tanto potente, tanto pericoloso da tener testa a sette semi-divinità! Perché?
Una cosa è certa , i Gahalash portavano con se l’odio viscerale per le divinità Elementali, piaga che uccise il loro padre prima di essere rialzato da Mavron. Forse fu proprio questo il piano di Mavron e il motivo del silenzio delle altre due divinità principali, Enuitari e Nairu… Avere un’arma contro il Mondo Ancestrale.

Amon fu il terzo della stirpe dei Gahalash, ricordato anche come il Principe dei Vampiri. Egli non tornò mai più dal Piano degli Inferi lasciando il regno di Mavron nelle mani dei suoi successori. Non scelse mai un erede e detiene tutt’oggi il grande potere originale di Raizon. Regna incontrastato su tutto il piano infernale ancora oggi. Dopo di lui, la città di Varash vide una lenta decadenza e non tornò più al suo antico splendore.
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